Alkimista Moderno

Chi era l’Alchimista? 

Era un uomo ecclettico e ricercatore, uno spirito libero e studioso, che indagava le forze della natura per trasformare il piombo in oro, ovvero innalzare la frequenza della materia densa, in una sostanza vitale e solare. 

E oggi esistono ancora gli alchimisti?

Sicuramente sì. Sono tutte quelle persone che, spinti dal desiderio di conoscere e superare i propri limiti, esplorano e ricercano le vere leggi di natura e della natura umana. La conoscenza dell’Alchimia, in occidente, è sempre stata nascosta, vissuta in gran segreto, tanto da essere stata codificata secondo un linguaggio ermetico non facilmente accessibile. Sicuramente ciò è accaduto a causa dei rischi derivanti dall’inquisizione, ma son sicuro sia stata anche una scelta indipendente, dettata dalla volontà che determinate scoperte e ricerche rimanessero accessibili a una cerchia ristretta (se non ristrettissima) di persone. Per fortuna le cose cambiano e oggi i tempi ci permettono di accedere nuovamente a tali conoscenze, proprio anche grazie al fatto che quella dell’alchimista è forse una dote innata di alcuni uomini. Si è scoperto, infatti, che tali conoscenze non appartenevano solo al nostro popolo o cultura, ma all’umanità intera che le ha sviluppate nei secoli, in diverse parti del mondo, secondo le proprie basi filosofiche o conoscenze. La cosa affascinante, però, è che il linguaggio simbolico è comune indipendentemente dalla razza o dal substrato culturale, forse perchè derivante da quel Subconscio Collettivo identificato da Jung. Comunque sia, la conoscenza dell’alchimia orientrale ci ha permesso di comprendere meglio quei linguaggi difficili tramandati dai nostri alchimisti, comprendendo la valenza iniziatica e spirituale della trasformazione del piombo in oro, non tanto come un processo fisico chimico dei minerali, quanto di una metafora della trasformazione che può avvenire all’interno dell’uomo.

Io sono una persona ecclettica, curiosa, mi piace penetrare la natura dell’uomo, ma delle stesse leggi che sottendono a tutto il creato. Non so se posso realmente paragonarmi ad un alchimista, ma so che il lavoro che compio ogni giorno su di me e sulle persone che mi chiedono aiuto è sicuramente un percorso di trasformazione del piombo in oro. Compio questo progetto sfruttando il linguaggio simbolico dell’arte e dell’i ching, il linguaggio dell’inconscio che comunica indipendentemente dal nostro grado di istruzione, a un livello più profondo e intimo; e attraverso la conoscenza del suono, quale onda portante dell’informazione e “mattone” della creazione. 

Il suono ci permette di scendere in profondita in noi stessi, ciò che nelle metafore è rappresentato come lo scendere agli inferi o nella caverna, diventando consapevoli del nostro piombo, ovvero quella materia densa che ci appesantisce (tutti i nostri blocchi, traumi, paure, limiti autoimposti, l’ego…), e poi la sua vibrazione entra in risonanza, inizia a far ribollire, risalire, trasformare questa materia purificandola e trasformandola in oro, rendendola quindi più leggera, libera, consapevole, un tratto inconfondibile ed identificativo del nostro essere, ma trasformato, non più limitante. 

Anche l’arte, attraverso una rappresentazione grafica mandalica o un dipinto, ci parla di noi, ci emoziona e ci aiuta a percorrere un viaggio di trasformazione e consapevolezza.

Per ultimo, ma assolutamente non per importanza, l’i ching che non è uno strumento di divinazione e basta, è un vero e proprio linguaggio, un codice che identifica i processi della vita e attraverso il quale, ancora una volta, possiamo diventare consapevoli del nostro cammino e lavorare per quella trasformazione alchemica che ci permetta di fluire nel fiume della vita, anzichè opporre resistenza allo scopo solo di farci del male.

Per questo ho scelto di identificare con Alkimie Sonore il mio lavoro, per racchiudere in due parole l’essenza di ciò in cui credo e propongo.

 

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